Le VESPE e il VESPAIOLO di Breganze: una relazione AMOROSA
Il vespaiolo di Breganze non è un vino per tutti.
Per apprezzarlo è necessario avere tre caratteristiche fondamentali:
- avere un palato “audace” in grado di saper apprezzare in egual misura freschezza e acidità in bocca;
- essere pazienti: dopo un paio d’anni il vespaiolo assume interessanti note di mela cotogna e un bel colore ambrato;
-essere vicentini doc
Ultima caratteristica (scherzosa) a parte, il vespaiolo di Breganze è un vino bianco molto interessante: dal colore paglierino con tenui riflessi verdi ed un intenso profumo di frutta matura e mandorla.
Per la sua naturale acidità è ideale per accompagnare piatti impegnativi dai sapori decisi, l’abbinamento per eccellenza è con polenta e baccalà. Una goduria per il palato.
Il nome di questo nettare paglierino deriva dal vitigno da cui nasce: l’uva vespaiola o “bresparola” come la chiamiamo nel vicentino con una certa punta di orgoglio, così chiamata per il suo succo dolce e particolarmente amato dalle vespe (brespe ndr).
L’origine di questo vitigno è sconosciuta. Per certo invece sappiamo che nel 1969 il vino Vespaiolo di Breganze ottiene la DOC. Da allora la produzione è consentita esclusivamente nella provincia di Vicenza, in una striscia di terra collinare che si estende per venti chilometri lungo la Pedemontana Vicentina, da Breganze a Bassano del Grappa.
La prima volta che abbiamo distillato le vinacce di vespaiolo è stato nel 1983; dopo un inizio un po’ difficoltoso (leggi la storia qui) la Grappa Amorosa di Settembre è diventata tra i prodotti più amati della distilleria.
Una Grappa elegante e delicata, floreale e profumata, una vera delizia per le vespe e per gli amanti della Grappa gentile.
Photo Credit in copertina: Associazione Pedemontana Vi Turismo
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