Come distillare le ciliegie
Mai assaggiato la ciliegia di varietà “Durone” di Marostica?
Non si tratta di una ciliegia qualunque, ma di una vera esperienza sensoriale.
A sorprendere a prima vista è il colore, di un rosso scuro molto intenso, quasi nero.
A conquistare è la consistenza: una polpa soda e succosa, sostenuta da un succo dolce e zuccherino.
Una ciliegia tira l’altra, è vero, e di un frutto così pregiato non va sprecata nemmeno una goccia.
A questo devono aver pensato i primi distillatori che hanno messo la frutta nell’alambicco.
Le acquaviti di frutta nacquero forse proprio dall’ ingegno di questi acquavitai che idearono un modo per estrarre nuova vita dalla frutta troppo matura o rovinata dalle tempeste.
Al giorno d’oggi per ottenere un distillato di frutta fragrante e saporito è necessario partire da una materia prima matura al punto giusto, rigonfia dei preziosi succhi zuccherini.
Come distillare le ciliegie, quindi?
La ciliegia prima di essere distillata passa attraverso due fasi importanti: l’ammostamento e la fermentazione.
Nella prima fase la frutta viene lavata, depicciolata, denocciolata e ridotta in purea fino ad ottenere una sorta di mosto, ovvero polpa e succo insieme.
La seconda fase invece è necessaria per stimolare la produzione di alcool e si ottiene facendo fermentare la purea per un paio di settimane, grazie a lieviti naturali selezionati, in cisterne d’acciaio inossidabile. Il mosto fermentato ottenuto viene poi distillato con sistema artigianale, ovvero con alambicco in rame a bagnomaria a ciclo discontinuo, a una temperatura dolce e a una pressione molto bassa.
Dopo l’apposita separazione della testa e della coda si ottiene un prodotto limpido e ricco dei profumi della materia prima di origine.
La nostra acquavite di ciliegie è ottenuta distillando proprio la ciliegia Durona Bianca di Marostica.
Vi va un sorso d’estate?
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