Le tappe principali delle Poli Distillerie
- Introduzione
- 1898Fondazione
- 1922Premiata Ditta G.B. Poli nella guida Rossi
- 1924Nuova inserzione nella guida Rossi
- 1925Costituita Società di Fatto "Poli GioBatta"
- 1929Verbale di consegna del misuratore fiscale
- 1930Missione in Brasile
- 1933Verbale di verifica dell'alambicco
- 1936Fabbricazione e commercio di alcool
- 1937La "Vaca Mora" fa tappa in distilleria
- 1937Planimetria della fabbrica dell'olio
- 1937Lettera al marito
- 1939Acquisto caldaia "Cornovaglia"
- 1939La nuova produzione di olio di vinaccioli
- 1940Le tre distillerie
- 1940Consegna vino alle distillerie
- 1942Lettera dal fronte
- 1943Una buona annata per la Distilleria
- 1945Fusti di Grappa e pannello sulla "Vaca Mora"
- 1947Lettera al marito
- 1948Biglietto di auguri al figlio
- 1949Premio alla figlia Lisetta Poli
- 1950Iniziative pubblicitarie
- 1952Un atto di riconoscenza
- 1954Il primo telefono privato
- 1959Il nuovo alambicco a 4 caldaiette
- 1961Riconoscimento alla ditta Gio Batta Poli
- 1966Il matrimonio di Lisetta
- 1969Calendario pubblicitario della Distilleria
- 1971Attestato di riconoscenza
- 1972Rinnovo licenza di esercizio
- 1993Medaglia d’oro alle Poli Distillerie
- 2001Seconda medaglia d’oro
- 2009Distillerie Poli e Confindustria
26 ottobre 1940 - Archivio Poli Distillerie - Schiavon (VI)
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Delibera del CONSORZIO NAZIONALE FRA I DISTILLATORI DI SPIRITI con la quale si registra con il n. 317 la Distilleria Poli Giovanni fu GioBatta di Ponte Castegnero (VI) (già citata nella Guida Rossi di Vicenza nel 1922).
Esistevano quindi tre distillerie, una a Schiavon, una a Castegnero e una a Curtarolo (PD), delle quali poi è proseguita solo quella di Schiavon; da questo deriverà la futura ragione sociale “Distillerie G.B. Poli” (al plurale), oggi POLI DISTILLERIE.
Anni ‘40 - Archivio Poli Distillerie - Schiavon (VI)
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Raduno di motociclisti di fronte alla distilleria. Il primo accovacciato a sinistra è GioBatta Poli (1912-1999), che condusse l’azienda con il fratello Antonio (1919- 2001) fino al 1976, quando gli subentrò la moglie di Antonio, Teresa Parma.