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La vinaccia

Dalla materia... allo spirito

Il Vespaiolo è un’uva bianca autoctona della zona di Breganze. Il nome deriva da ‘vespa’, essendo una varietà dall’aroma particolarmente floreale che attira appunto le vespe durante la vendemmia.

La prima volta che abbiamo distillato le vinacce di Vespaiolo è stato nel 1983. Fino ad allora avevamo raccolto principalmente vinacce rosse, già fermentate e pronte per essere subito distillate, e quelle poche vinacce bianche che eventualmente arrivavano dai produttori di vino della zona venivano comunque distillate subito, senza attendere che fermentassero e quindi ottenendone una resa alcolica irrisoria. Mio padre giustamente pensava che era meglio rinunciare a qualche litro di Grappa piuttosto che aspettare che una fermentazione anomala delle poche vinacce bianche compromettesse tutta la massa e di conseguenza la qualità del prodotto finale.

Quella volta però che arrivarono le vinacce di Vespaiolo dalla Cantina Beato Bartolomeo di Breganze si trattava di un camion con rimorchio e non potevamo non farle fermentare.

La prima bottiglia di Grappa di Vespaiolo

Il problema era che non avevamo un posto adeguato e pertanto decidemmo di metterle nel garage della casa situata a fianco della distilleria, che era vuoto da tempo, pressandole per bene. Su un lato del garage c’era una porta che dava sulla cucina della famiglia di Luigi Pettenon che all’epoca abitava in quella casa. 

Non vi dico cosa successe quando il vinello di sgrondo cominciò a lavare il pavimento della cucina dove regnava incontrastata Elsa Pettenon … per non parlare di quando cominciammo a portare via le vinacce con la ruspetta.

Se si considera che la distillazione proseguiva ininterrottamente giorno e notte e che i poveri Pettenon dormivano sopra al garage, posso solo dire grazie a quella brava gente che in quella occasione ha portato molta pazienza e ci ha lasciato produrre la nostra prima Grappa di Vespaiolo.

La bottiglia che scegliemmo per questo distillato speciale era una borgognotta satinata bianca, con una etichetta con la scritta Vespaiolo in rosa. 

Una vera delizia per le vespe

Non ebbe molto successo. In compenso la Grappa era diversa da qualunque altra mai prodotta prima dalla nostra distilleria e, nonostante denunciasse qualche evidente difetto derivante dalla fermentazione non perfetta delle vinacce, i clienti continuarono a chiederci quella specifica partita per molti anni, anche dopo che cominciammo a far fermentare le vinacce di vespaiolo in serbatoi di acciaio controllandone temperatura e ph.

Misteri dell’ars degustandi. In ogni caso oggi la Grappa Amorosa di Settembre è quanto mai elegante e delicata, il nostro prodotto più floreale, una vera delizia per le vespe e per gli amanti della Grappa gentile.

Jacopo Poli

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Grappa giovane

Amorosa di Settembre

Leggiadra e soave come le Tre Grazie scolpite da Antonio Canova.

Grappa giovane Polivitigno®, distillata a vapore fluente.

Il suo aroma ricorda un cesto di albicocche fresche, mele verdi e una pera, contornato da fiori bianchi.

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Distillati

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Caratteristiche

Materia prima: vitigno caratterizzante: Vespaiolo
Metodo produttivo: distillazione artigianale, a piccoli lotti, con alambicco in rame con caldaiette a vapore a ciclo discontinuo
% Alc - Contenuto: 40% Alc./Vol - 500 ml
Servizio: in un bicchiere a tulipano, a 10/15 °C
Confezione: astuccio in cartone

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Amorosa di Settembre - confezione Grappa Jacopo Poli

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